Archive for giugno, 2013

Riconoscere il tempo

lunedì, giugno 24th, 2013

Dolci figli,

voi vivete ora al tempo del caos, ma come riconoscete il tempo in cui vivete?

Il tempo corrisponde allo stato di coscienza in cui vivono le anime che insieme creano il cielo in cui volano.

Ora il cielo che vedete è quello del caos.

Velocemente le molecole girano vorticosamente, le situazioni cambiano rapidamente, si alternano amore e odio, gioia e sofferenza, ogni conoscenza è presa per verità o con lotta, quando diversa dalla verità creduta.

E così ognuno possiede la sua verità, attraverso cui costruisce strumenti di lotta e di potere, sia per sé stesso che per gli altri.

Persino una madre che ama il figlio più della sua vita alterna momenti di rabbia ed attaccamento e sceglie nella propria tendenza il percorso che renderà prigioniera un’altra anima delle sue convinzioni.

Dolci figli,

ogni anima è libera ma gli incastri karmici fanno sì che, come la trama di un tappeto, ogni filo si incastri perfettamente con gli altri ed ogni relazione diventa un altro ulteriore mezzo per ricevere un ritorno karmico e ricrearne di nuovo.

Dolci figli,

come una barca in mezzo ad una tempesta ascoltate la voce del vento che vi guida a destra e sinistra e questo è ciò che fa un’anima al tempo del caos, continuando ad inseguire la propria verità e prendere i pareri degli altri per farli propri, ascoltando ed amplificando i giudizi e le deduzioni.

Nella tempesta la barca può perdere la direzione se ascolta solo il fragore delle onde, il sibilìo del vento, e vede come unica luce i lampi che illuminano il buio della notte.

Dolci figli, restando in questo cielo resterete ancorati al tempo del caos.

Restate nella tempesta, ma seguite il faro.

L’unico faro che, stabile, vi condurrà in un porto sicuro.

Se seguirete altre barche, dove riporrete la vostra fiducia e dove vi porterà questa credenza?

Cosa guadagnate e cosa perdete?

Dolci figli, voi siete liberi e potete seguite ogni luce che rispecchia i vostri desideri dicendo “è vero”, “ho ragione”.

Il faro è colui che vi guida nel tempo e vi mostra la luce.

La luce che vi condurrà in un porto sicuro se voi scegliete di seguirla.

La luce che rimane stabile qualsiasi tempesta e qualsiasi battaglia possa avvenire.

La stabilità che vi vede per quello che siete e vi riconosce come tali, la luce che illumina il vostro percorso dicendovi “dolci figli, questa è la vostra luce, e vostra è la libertà di seguirla”.

Le tempeste ci saranno e vi faranno vacillare.

Le opinioni e le sofferenze vi tenteranno per farvi cambiare rotta.

La felicità facilmente raggiungibile in un tempo immediato vi farà credere che esista una nuova luce pur se, come il lampo in un temporale, ha vita breve e velocemente si esaurisce in un breve spazio di tempo e non può illuminare il cielo più a lungo di una manciata di secondi.

Dolce figli, il tempo della verità non è ora.

Ora è il tempo del caos e della confusione.

Tutte le anime hanno perso la direzione e rumore e materia imperano.

I vizi sono i padroni di questo tempo e le abitudini delle anime pure sono scomparse.

Sono strane al tempo del caos e fanno parte delle cose dimenticate.

Le abitudini di questo tempo sono egoismo, avidità, rabbia, attaccamento e lussuria e tutti si sentono normali nel seguirle.

In questo modo sempre di più si radicano e conducono alle caratteristiche del tempo del caos che porta ognuno ad essere il creatore del ritorno di sofferenza del karma prodotto dall’anima.

Dolci figli,

questo è il tempo in cui ora vivete.

Imparate a riconoscerlo.

Non potete annullare le tempeste come non potete evitare il ritorno nella verità da voi stessi prodotto.

Ma potete seguire il faro e ogni tempesta passerà.

Una ad una il buio della tempesta prenderà il posto di un nuovo cielo.

Il cielo in cui voi avrete imparato a nuotare scegliendo ora la strada in salita anziché la facile felicità immediata di questo tempo.

Dolci figli, non ascoltate le opinioni di altre barche che vi fanno credere e vi dimostrano di essere i detentori della verità.

Ascoltate l’amore che vi rende in grado di riconoscerla e vi trasforma nel meglio che voi stessi siete e vi guida a creare il karma migliore che possiate creare.

Dolci figli, create la pace, ovunque voi siate e qualsiasi sia la vostra scelta.

La pace che vi porterà in un nuovo cielo quando arriverete all’alba del nuovo giorno e la vostra speranza sarà la verità creata.

Ritrovare la proria nota

lunedì, giugno 17th, 2013

Dolci figli,

voi assistete ogni giorno a diversi concerti.

Ci sono diversi strumenti ed ognuno emette e vibra nella sua nota.

Voi ascoltate gli uccellini al mattino, le rane la sera, i grilli nel pomeriggio, ma quando vi fermate ad ascoltare la vostra nota?

Dolci figli, un concerto è creato.

All’inizio ogni nota era pura ed ogni strumento era perfettamente accordato e vibrava in armonia nell’universo, trovando il giusto posto nell’etere e nel tempo per esprimere al meglio tutto quello che poteva essere nel dono che si esprimeva nelle sue qualità.

Ma cosa accade quando uno strumento vuole accordarsi nelle note di un altro ed ognuno a vicenda vuole diventare il diapason convinto della sua giustizia?

Dolci figli, ugualmente ogni cosa è creata.

Volta per volta, nota dopo nota, una voce sgraziata diventa il concerto di arpie gracchianti, sintonizzate nella vibrazione che tiene in pugno la verità nella manipolazione.

Ogni strumento diventa fonte di una nuova musica nell’assuefazione di orecchie abituate al rumore.

Il tempo del caos è il frutto della creazione nella verità di ognuno ed ogni anima ha dimenticato la purezza del suono originario.

Ricercando l’accordo nelle note di un’altra il tempo della verità è perduto.

Il caos è quello che vi viene offerto sul vassoio di questo concerto.

Dolci figli, io vi insegno a ritrovare la vostra nota.

La vostra nota è pura ed echeggia nell’aria vibrando limpida e decisa.

E’ la vibrazione quello che rimane nell’aria.

Voi cercate la materia, le parole, i pensieri.

Ma niente rimane nel tempo se non la vostra nota.

La vostra nota siete voi stessi ritrovati.

La vostra nota è la vostra voce nella verità dell’essere.

Dolci figli, non cercate di possedere, ma di donare.

Fate a gara nel donare le vostre qualità.

È così che l’eredità viene distribuita.

E’ così che voi dimenticate voi stessi e ritrovate il diapason nella luce della verità.

E’ la luce dell’amore il diapason che nella pace della vostra casa vi ricorda il vostro vero padre e vi fa tornare ad essere i dolci figli dell’amore.

Siete voi, i dolci figli nella creazione del tempo del caos, coloro che hanno fatto la difficile scelta di mettere nell’azione la mia volontà, coloro che diventano gli echi che a tutti sussurrano “ascolta….ascolta… nel suono del vento…il silenzio della luce nel tempo che verrà…”

Dolci figli, dimenticate voi stessi nell’amore che unisce tutti i tempi, poiché ad ognuno è donata l’esperienza che può riportarla nella luce della verità quando i suoi occhi si aprono e le sue orecchie finalmente ascoltano.

Allora non cercate più di accordarvi con il suono di uno strumento scordato.

Dolci figli, cercate la pace e troverete la nota che vi farà ricreare la vita che in tutti i tempi vi contraddistinguerà.

Restate in tale pace e ricordate l’amore che sarà vostro in tutti i tempi.

Poiché quando avete ritrovato questo tutto il tempo vi appartiene.

E’ nel dono e non nel possesso che ritrovate voi stessi.

E’ l’amore che si accorda con ogni strumento per formare il concerto nel coro del creato.

Il creatore si dissolve in tale creazione ed ogni tempo è il seme di quello che sarà.

Che cosa vedete?

domenica, giugno 9th, 2013

Dolci figli,

voi guardate tutto ciò che vi circonda e ditemi, che cosa vedete?

Quello che vedete è quello che fa aprire i vostri occhi.

Ma voi potete guardare e capire o guardare e vedere che il tempo che vivete è gioia o sofferenza.

Dolci figli finché voi vedete con gli occhi che pensano di avere ragione e che quella sia l’unica realtà visibile come potete aprirvi a nuove meraviglie?

Ciò che voi vedete sarà sempre l’ancora che vi farà dividere in due la vostra vita.

Gioia e sofferenza si alternano in un cuore separato, in cui la verità viene sopraffatta dai giudizi ed il cielo oscurato dal temporale prende il sopravvento negli occhi che hanno dimenticato la luce.

Come può una nuvola passeggera occultare il ricordo del sole come se fosse sparito?

E’ sparito solo nel ricordo di un breve spazio di tempo.

Allo stesso modo voi dimenticate di essere spirito e che è lo spirito che cura e che guarisce e quando la sofferenza ha il sopravvento pensate che la gioia sia un raggio di sole dimenticato.

Dolci figli, guardate le nubi, ma non dimenticate la luce.

Essa vive nel tempo ed i ricordi vi riconducono ad essa.

Potete essere nel buio di una prigione e l’anima essere libera e felice vivendo nella luce.

Così come ci sono anime che, pur vivendo nel sole e nella felicità sono vicine ai bassifondi della morte e l’ego divora il loro essere nel livore dell’invidia e nella sofferenza del volere e dell’essere.

Dolci figli, cercate l’umiltà e vedetela in ogni cosa.

Nell’acqua che scorre, nelle nubi che soffici si appoggiano al cielo,

nei ruscelli, che scorrono tra i sassi, nei bisbigli del vento e nel fruscio dell’erba dei prati.

Dolci figli, apritevi alle meraviglie della visione che vi mostra e vi ricorda ogni cosa vogliate dedicarvi a vedere.

Vedete l’umiltà in ogni cosa e orientate lì la vostra visione.

E’l’umiltà che guida l’anima nel tempo della salvezza e che apre la mente a vedere meraviglie.

Dolci figli, non pensate ad altro che a ciò che apre il lucchetto del vostro intelletto mostrandovi il disegno registrato nell’essere di ogni cosa.

La luce chiama la luce.

La verità chiama la verità

Osservate dolci figli quello che volete vedere ed ogni cosa vi apparirà chiara davanti ai vostri occhi.

Lasciate che la pace inondi i vostri giorni e vi conduca alla realtà eterna.