Amore del Padre
domenica, novembre 25th, 2012
Dolci figli,
io non vi porto nella morte, vi porto nella vita.
Dolci figli, quando un padre ama un figlio cosa gli dona?
Per prima cosa gli dona la vita.
Gli dona l’amore.
Lo accoglie e lo protegge.
Gli insegna ad affrontare i pericoli e cerca con affetto i suoi occhi.
Lo abbraccia teneramente e lo avvicina a sé dandogli tutto il suo cuore e tutto il bene di cui è capace.
Dolci figli, io vi chiamo.
Vi dono la vita.
Vi dono l’amore.
Vi dono la pace.
Ma come posso colmarvi se voi chiudete la vostra coppa?
Posso colmarvi solo se voi mi riconoscete e nella parola padre c’è tutto l’amore che apre il lucchetto rimasto serrato per troppo tempo.
Mi avete cercato così a lungo, sperando di riconoscermi quando incontravate gli occhi dell’amore.
Ora io vi chiedo: sapete guardare nei miei occhi senza abbassare lo sguardo?
Per farlo dovete essere capaci di perdonare a voi stessi.
Dolci figli, dura è la lotta tra spirito e materia quando si ricorda quello che ha fatto cadere e prodotto sofferenza.
La strada della rinascita è irta di spine.
Dolci figli, restate nel mio cuore.
Restate sulla strada che è sempre irta di spine perché io vi dico che per ogni spina che voi superate nascerà un fiore nuovo e la vostra felicità sarà molto più grande della sofferenza che vi ha trafitto.
Perciò quando guardate le spine che costellano il vostro cammino non guardate la sofferenza di quel momento.
Guardate il fiore meraviglioso che sta per nascere e la felicità che ne verrà.
Dolci figli, non guardate me, guardate il vostro futuro, che create per ogni spina che avrete superato poiché un nuovo giardino è creato grazie allo sforzo di ognuno ed è la direzione che vi dona crescita ed una nuova coscienza.
Dolci figli, svegliatevi dal torpore che vi avvicina alla morte poiché la morte è solo nell’identificazione con ciò che è già morto.
Siete voi che date la vita e che create un futuro colmo di felicità.
Per ogni passo compiuto nella giusta direzione una nuova luce vi mostra la strada.
Abbandonate le tenebre e guardate.
Restate nella coscienza dell’amore, dove tutto ciò che osservate è il frutto di poi.
Quando un seme è creato in realtà è creata la pianta corrispondente e tra l’uno e l’altro c’è solo un pezzetto di tempo.
Perciò non guardate un piccolo seme, ma la pianta che sarà, grande e rigogliosa.
È a questo che dovete pensare.
Dolci figli, create ciò che porta l’amore.
Create ciò che porta la pace.
E restate nella vera vita.
Questo è ciò che insegna un padre che ama suo figlio.